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Una causa a Motorola sulla violazione di brevetti risalente al 2010 e intentata da Apple, sembra aver dato frutti inaspettati e problemi non da poco a Google.

Il giudice Richard A. Posner del tribunale di Chicago ha imposto alla Motorola Mobility Unit di consegnare nelle mani dell’azienda di Cupertino numerose informazioni e brevetti aziendali, tra i quali alcuni dati e processi sullo sviluppo del sistema operativo Android, fornendo inoltre i dettagli dell’acquisizione da 12,5 miliardi da parte di Google.

Proprio il recente accorpamento con il colosso di Mountain View avrebbe un peso rilevante sulla decisione del giudice americano, che ha rivalutato la situazione precedente alla luce della nuova posizione di Motorola sul mercato economico, sotto la spinta dei legali di Apple che hanno sottolineato le criticità emergenti.

Naturalmente Motorola ha prontamente presentato ricorso, opponendosi alla decisione, in quanto Google non è mai stata parte in causa di questo processo, quindi non sarebbe possibile richiedere documentazioni e dati che ora, dopo l’unione tra i due colossi, sono passati nelle mani dei vertici di Mountain View, che ne detengono il pieno possesso.

Da Google non sono arrivate dichiarazioni ufficiali al riguardo, e sembra, da una dichiarazione della portavoce Niki Fenwick, che la compagnia non abbia intenzione di commentare questa sentenza preliminare, aspettando gli sviluppi della querelle.

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