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La comunità scientifica discute da diverso tempo la possibilità di utilizzare i neutrini per trasmettere messaggi a distanza. I vantaggi dell’utilizzo dei neutrini risiedono nelle caratteristiche della particella subatomica, capace di attraversare materia solida.

Le comunicazioni attraverso onde elettromagneti, in uso attualmente, diventano maggiormente difficoltose se oggetti fisici sono posizionati lungo il percorso di trasmissione; l’utilizzo dei neutrini eviterebbe alcune di queste limitazioni.

I ricercatori dell’University of Rochester e della North Carolina University sono riusciti per la prima volta durante un esperimento, a utilizzare i neutrini per trasmettere un messaggio.  Una solo parola, è vero, ma trasmessa attraverso 787 piedi (circa 240 metri) di pietra.

L’esperimento è stato condotto al Fermi National Accelerator Lab. Ha sfruttato un acceleratore di particelle per inviare il messaggio in codice binario, un rilevatore a 328 piedi di profondità per riceverle ed inviarle ad un computer per la decodifica del messaggio “neutrino”.

Le possibili applicazioni future della trasmissione basata sui neutrini sono ampie, sarebbe teoreticamente possibile inviare messaggi ai sottomarini in immersione o attraverso un intero pianeta ad un ricevente sul lato opposto. Visti i complessi macchinari coinvolti,  queste applicazioni sono ancora molto lontane dalla realizzazione concreta, ma le potenzialità di trasformazione dei mezzi di comunicazione e del mercato delle telecomunicazioni contenute nell’esperimento sono ampie.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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