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Sony, il colosso dell’elettronica giapponese, si trova ad affrontare una difficile situazione economica, e ricalcola le stime d’esercizio del 2011/2012 chiuso al 31 Marzo, segnando una perdita record di 5 miliardi di euro circa (520 miliardi di yen), il dato più negativo della storia della compagnia.

A Febbraio le stime degli analisti non prevedevano una situazione tanto critica, ci si aspettava un rosso di 220 miliardi di yen, ma ad aggravare questo dato sono arrivati oneri fiscali aggiuntivi che hanno fatto lievitare la cifra di altri 300 miliardi di yen, arrivando al totale del rosso registrato nelle ultime ore.

Il 10 Maggio verranno annunciati dalla società i risultati ufficiali dell’esercizio 2011/2012, con un fatturato previsto per 6.400 miliardi di yen (intorno ai 6 miliardi di euro) ed una perdita operativa di 95 miliardi (quasi 9 miliardi di euro).

La crisi all’interno della multinazionale nipponica ha colpito soprattutto le vendite di televisori, soprattutto gli LCD che rappresentavano il core business della società, crollate bruscamente, con la conseguente risposta dei dirigenti che hanno annunciato tagli fino a 10 mila posti di lavoro nei dipartimenti in calo (pari al 6% dei dipendenti totali). Anche i sette principali dirigenti di Sony rinunceranno ai loro bonus annuale per contribuire alla ristrutturazione della compagnia in questo suo difficile momento.

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