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La tragica conclusione delle proteste studentesche di piazza Tienanmen rappresentano uno degli eventi storici più controversi in Cina, dove il Governo non riconosce ufficialmente l’accaduto. Oggi ricade il 23esimo anniversario delle proteste popolari.

Gli utenti della piattaforma di microblogging cinese Sina Weibo avevano iniziato, da giorni, a commemorare l’evento utilizzando l’emoticon a forma di candela in segno di lutto. Sina Weibo, però, ha deciso di bloccare l’emoticon e quando gli utenti l’hanno sostituita con la fiamma Olimpica, anche questa è stata bloccata.

Il motore di ricerca interno al servizio, inoltre, ha eliminato i risultati per query come “candle”, “six four” (4 Giugno), “23″, “never forget”; nel tentativo, pare, da parte del team della società dedicato al controllo dei rumor, di prevenire e nascondere qualsiasi menzione del controverso evento.

Tentativo per altro non perfettamente riuscito, visto che le maglie della censura si sono rivelate facilmente aggirabili. Ciò nonostante gli effetti sono stati tutt’altro che leggeri. L’account di un utente, stando a quanto riportato dalla corrispondente nel paese di The Wall Street Journal, sarebbe stato cancellato semplicemente per aver chiesto per quale motivo l’emoticon a forma di candela fosse stata bloccata.

La libertà di espressione, in ogni caso, si riduce ulteriormente nella piattaforma dopo la recente introduzione di regole di comportamento più restrittive e di un originale sistema a punti. L’evoluzione del servizio, molto simile a Twitter, dovrebbe far riflettere attentamente sulle reali potenzialità dei social network in quanto strumento a servizio della libertà di espressione.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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