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Facebook ha iniziato, spinto forse anche dall’andamento poco favorevole dell’IPO nell’ultimo mese, a sfruttare i punti di forza in suo possesso per generare nuove entrate economiche. Ciò vuol dire innanzitutto utilizzare i dati personali degli utenti iscritti al social network come fonte di guadagno, vendendo tali informazioni agli inserzionisti pubblicitari.

La compagnia guidata da Mark Zuckerberg starebbe infatti utilizzando l’enorme mole di dati raccolta negli anni di partnership commerciale con Zynga.com, proponendo agli utenti che si collegano su tale sito, pubblicità personalizzate e mirate in base al target selezionato sul proprio profilo.

Tale notizia ha fatto risalire del 3,8% le azioni di Facebook in borsa, attestando il suo valore a 33,05 dollari, con gli azionisti che iniziano ad intravedere nuove possibilità di business, aumentando la fiducia nella compagnia.

Una mossa che, per il momento, non ha ancora scatenato forti reazioni negli utenti, per lo più non pienamente consapevoli della nuova modalità di gestione dei loro dati da parte del social network di Zuckerberg.

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