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Il settore dell’editoria, continua a subire trend negativi sul ramo “analogico” delle proprie attività, e lo dimostrano anche i conti del gruppo Rcs concernenti il primo semestre del 2012.

Il primo semestre dell’anno si è chiuso in rosso per Rcs: con ricavi consolidati per 799,9 milioni, al netto della cessione di Dada.net, con una diminuzione del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

La perdita è di 427 milioni rispetto ai soli 19,5 milioni di euro dello scorso anno, e a pesare sui conti sono soprattutto le attività legate alla controllata spagnola Unidad Editorial. Secondo gli esperti il titolo non dovrebbe subire impatti di tipo finanziario, soprattutto per l’auspicata ed imminente cessione sul fronte estero di Flammarion, fortemente indebitata.

Come hanno già evidenziato i dati del Gruppo Caltagirone Editore, la vera forza del gruppo Rcs risiede nei ricavi dalle attività digitali (che rappresentano il 16% dei ricavi totali). Infatti, le altre forme di ricavo pubblicitario sono scese a 332, 8 milioni di euro: meno 12,6% rispetto allo stesso periodo 2011.

Un trend che è stato compreso dai vertici di Rcs, che in un comunicato spiegano: “Rcs continuerà nella difesa della propria redditività attraverso interventi strutturali – e sottolineano che gli interventi saranno sempre affiancati – da investimenti e soprattutto da iniziative a supporto dello sviluppo delle attività multimediali“.

Mario Melillo
SCRITTO DA Mario Melillo

Consulente per il marketing e la comunicazione d’impresa, scrive per TechEconomy2030 e collabora con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale....

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