ImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImage

Dopo la pubblicazione di ieri dei risultati trimestrali, alla quale ha fatto seguito la valutazione al ribasso da parte di Citigroup, oggi il titolo di Groupon ha fatto un tonfo in borsa del 22% (raggiungendo un valore ai minimi storici di 5,89 dollari ad azione).

Il venditore di coupon online su scala globale ha deluso fortemente gli analisti poiché, pur chiudendo il secondo trimestre in positivo, ha un pregresso da scontare non da poco e soprattutto da Groupon hanno già fatto sapere di voler rivedere al ribasso le stime per il prossimo trimestre. Restando sui dati attuali, il trimestre aprile-giugno si è chiuso in utile netto per 28,4 milioni di dollari, registrando così un + 4 centesimi ad azione; ma da su questo dato pesano i – 34 centesimi dell’anno scorso che l’azienda non ha ancora recuperato.

I ricavi sono saliti del 45% a 568,3 milioni di dollari, ma sotto le aspettative degli analisti che avevano stimato circa 574,8 milioni di dollari. Per i tre mesi in corso, invece, Groupon prevede un fatturato compreso fra i 580 ed i 620 milioni di dollari restando anche qui al di sotto delle previsioni.

Abbiamo registrato un buon risultato nonostante le difficoltà in Europa e i massicci investimenti in tecnologia e infrastrutture – ha dichiarato il CEO di Groupon Andrew Mason alla rivista Forbes – Abbiamo esteso i rapporti con sempre più compagnie e clienti in tutto il mondo, confermando che lavoriamo per creare opportunità a favore dei business locali”.

Ma il crollo del titolo di oggi è l’ennesima batosta, dopo settimane di “fughe” dei venditori da Groupon. Un fenomeno confermato dalle dichiarazioni sul Wall Street Journal di Mike Silagadze, CEO della software house Top Hat Monocle, che dice di ricevere quotidianamente curriculum dai venditori di Groupon. Un dato non smentito né confermato dall’azienda, ma è un fenomeno che non è possibile ignorare: ben 8 dei 25 venditori di Top Hat lavoravano in precedenza per Groupon.

Mario Melillo
SCRITTO DA Mario Melillo

Consulente per il marketing e la comunicazione d’impresa, scrive per TechEconomy2030 e collabora con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale....

©2025 Fondazione per la sostenibilità digitale

Tech Economy 2030 è una testata giornalistica registrata. Registrazione al tribunale di Roma nr. 147 del 20 Luglio 2021

Powered by DTILab  - Designed by Fattoria Creativa - Developed by EHT