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Telecom Italia punta a massimizzare l’introito della vendita degli asset televisi, ma stando a quanto riportato oggi dalla Stampa, la società preferirebbe vendere ad un acquirente estero in modo da evitare polemiche e non rallentare la cessione.

Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, vorrebbe evitare la “tripla C”, ovvero Confalonieri, Cairo e Clessidra, tre possibili pretendenti per Telecom Italia Media. Le società straniere, che hanno mostrato interesse per La7 e MTv d’altra parte non mancano. Potrebbero presentare, infatti, un’offerta la statunitense Discovery Channel, la tedesca Rtl o gli asiatici di H3G; mentre vi sarebbe interesse anche da parte della News Corp (Sky, Cielo) di Rupert Murdoch, che ha avuto accesso alle informazioni riservate. Lo stesso dossier a cui sarebbe stato negato l’accesso a Mediaset, il cui Comitato Esecutivo si riunisce oggi per sciogliere i dubbi su un possibile interesse per l’operazione.

La fusione tra Mediaset e Telecom Italia Media, secondo molti analisti, potrebbe far scattare i limiti antitrust. L’autorità di garanzia potrà intervenire, però, solo quando un progetto concreto di acquisizione verrà presentato e gli avvocati di Mediaset, secondo indiscrezioni, sarebbero di diverso parere. Mediaset ha, in ogni caso, già oggi più del 50% della raccolta pubblicitaria e La7, anche grazie all’effetto Mentana, ha registrato, nei primi 8 mesi dell’anno, un forte incremento della raccolta pubblicitaria (+10.8%) in controtendenza rispetto ad un mercato in contrazione del 9%. I 4 multiplex di Telecom potrebbero, inoltre, far scattare il limite di concentrazione per le frequenze imposto dall’Unione Europea.

I dubbi su una cessione a Mediaset sono molti e di certo una simile operazione susciterebbe forti polemiche. Bernabè, d’altra parte, già in passato aveva fissato i paletti dell’operazione. La cessione dovrà avvenire, secondo il presidente, rispettando “due condizioni: la massima trasparenza e la salvaguardia dei valori che La7 ha creato in questi anni”. Ovvero, quel ruolo di terzo polo televisivo che verrebbe distrutto da un’acquisizione da parte di Mediaset o di società ad essa vicine. Un acquirente straniero, al contrario, soprattutto se di rilievo, potrebbe più facilmente garantire una maggiore concorrenza nel mercato televisivo italiano.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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