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La nota compagnia cinese Foxconn Technology Group, capofila nella produzione degli smartphone della Apple, ha negato nei giorni scorsi che proprio la produzione degli iPhone sia stata rallentata a causa delle proteste dei lavoratori.

Pare infatti, stando ad alcune fonti nazionali e straniere come China Labor Watch, che un nutrito numero di dipendenti della compagnia (tra i 3mila ed i 4mila operatori), abbiano dichiarato lo sciopero nella sede di Zhengzhou, protestando per i bassissimi standard di qualità e controllo, oltre che per l’obbligo di lavorare anche durante i lunghi periodi di festività nazionale.

Nonostante le reticenze della Foxconn, pare che da venerdì siano state sospese alcune linee di produzione a causa dello sciopero indetto dai dipendenti; secondo la Foxconn, invece, si tratterebbe di piccole controversie tra i lavoratori della linea di produzione e quelli addetti alla certificazione della qualità. Per questo, in queste ore, le rappresentanze dei due settori dovrebbero incontrarsi per trovare un accordo. Secondo fonti cinesi, però, il problema sarebbe più serio e legato alle forti pressioni attribuibili alla Apple e alla sua preoccupazione per le segnalazioni di alcuni clienti riguardo a difetti estetici del nuovo iPhone 5.

Mario Melillo
SCRITTO DA Mario Melillo

Consulente per il marketing e la comunicazione d’impresa, scrive per TechEconomy2030 e collabora con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale....

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