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Il conflitto tra Google e gli editori europei si accende in Germania. Una legge proposta dal governo di Angela Merkel, pensata per tutelare il diritto d’autore e la proprietà delle opere intellettuali, punta a ridistribuire le entrate pubblicitarie che il motore di ricerca ricava indicizzando contenuti creati da altri.

Il gigante californiano, che sarebbe costretto così a pagare per le news indicizzate, ha lanciato un’aggressiva campagna pubblicitaria contro la proposta di legge tramite la rete e i mezzi di comunicazione più tradizionali. “Difendi la tua rete. Continua a trovare quello che cerchi” è lo slogan scelto. Google invita in sostanza i tedeschi a fare pressioni sui propri parlamentari affinché non approvino la nuova legge.

Stefan Tweraser, direttore di Google nel paese, sintetizza il punto di vista dell’azienda:  l’approvazione della proposta di legge “significherebbe meno informazioni per i cittadini e costi più alti per le imprese”.

Gli editori tedeschi non hanno perso tempo e hanno replicato a loro volta con una campagna, mentre Anja Pasquay, portavoce dell’associazione di categoria, replicava: “è normale che chi sfrutti commercialmente un contenuto paghi”, accusando il gigante californiano di diffondere un panico ingiustificato. Markus Beckdahl, attivista per i diritti digitali, taglia corto definendo la vicenda una “battaglia tra lobby”. Le due parti, secondo il presidente dell’associazione Società Digitale, sarebbero interessate soltanto ai soldi.


Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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