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Facebook fa sapere in un post sul suo blog di aver concluso la trattativa per l’acquisizione di Microsoft Atlas Advertiser Suite, una piattaforma di analisi per l’advertising. La mossa dovrebbe contribuire a far aumentare gli introiti pubblicitari e fornire agli advertiser maggiori informazioni sulle loro campagne attraverso il social, sia su desktop sia su mobile. Nonostante l’annuncio, i termini della transazione non sono stati resi noti, anche se secondo alcuni rumor, la trattativa sarebbe stata inferiore ai 6 miliardi di dollari pagati da Microsoft nel 2007  per comprare Atlas da Quantitavive.

La logica dell’accordo si basa sul fatto che le aziende e le agenzie pubblicitarie cercano di misurare il successo delle loro campagne su vari canali, riferisce Facebook, ma spesso sono lasciate all’oscuro su quali risultati ottengano i loro sforzi di marketing. Il social network, però, sembra pronto a scommettere che Atlas contribuirà a risolvere il problema.

La nostra convinzione è che misurare i diversi punti di contatto nel processo di marketing aiuterà gli inserzionisti ad avere una visione più completa dell’efficacia delle campagne“, ha detto il direttore del marketing di Facebook, Brian Boland, nel post.

Inoltre, l’acquisizione sembra avere il potenziale di fornire agli inserzionisti che collaborano con Atlas un modo in più per raggiungere i clienti al di fuori di Facebook, riferisce Dana Todd, vice presidente senior del marketing e sviluppo business a Performics, agenzia di marketing con sede a Chicago, che ha descritto l’accordo come una mossa intelligente per Facebook. “In questo momento, è un modo molto sensato per usare i dati”, ha riferito la Todd.

Alcuni osservatori del settore vedono l’acquisizione di Atlas da parte di Facebook come il tentativo del social network per competere con Google che utilizza DoubleClick per la gestione delle campagne di marketing.

“Per Facebook è un modo per continuare a competere con Google e cercare di  trovare maggiore spazio nel campo della pubblicità digitale”ha detto Atkinson.

SCRITTO DA redazione

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