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Quando uno apre un blog su internet, una pagina su FB, un account su un qualsiasi Social network se ha alle spalle una cultura umanistica in qualche modo è avvantaggiato: perché può ricordarsi la vecchia massima di Biante di Priene, uno dei Sette Savi di Grecia: “la maggioranza degli uomini è cattiva“. Non si è mai capito se Biante intendesse dire che statisticamente presi cento esseri umani la maggioranza di quei cento sono stupidi, o se diventano stupidi e cattivi quando diventano una massa di gente, mentre presi singolarmente si rivelerebbero più intelligenti o buoni. Ma in ogni caso Biante ci ha visto giusto: la maggioranza degli uomini è cattiva. Postate una qualsiasi cosa su un blog, scrivete uno status su un Social a caso, e state certi che sperimenterete anche voi questo assioma. La maggioranza dei commenti che compariranno sotto, specie se provenienti da sconosciuti, saranno così: stupidi o fuori luogo. Il problema, chiariamo lo subito, non è internet: quelli che scrivono commenti acidi o idioti e offensivi sotto ai vostri post sono gli stessi che nella vita li sussurrerebbero a mezza bocca nell’orecchio del vicino.

arrabbiarsi-davanti-al-pcIl commentatore idiota, in genere, si divide in particolari tipologie: c’è lo stupido puro e semplice, ovvero quello che proprio non capisce il contenuto o lo stile del post. Voi fate un post chiaramente ironico e lui lo legge in maniera letterale, quindi vi insulta dicendo che sostenete cose assurde, che dove vergognarvi e così via. Inutile cercare di spiegargli l’equivoco: non ha mai sentito parlare di ironia, non è proprio in grado di immaginarne nemmeno l’esistenza. Se gli dite che alle volte si può dire A per intendere B sconvolgete le sue più granitiche certezze: come minimo vi tratterà da falsaria e mentitrice.

Il secondo tipo di stupido è lo stupido monomaniaco, ovvero maniaco di una cosa sola e sempre quella là: può essere qualsiasi cosa: c’e chi è fissato sulla politica, chi è un paladino della salsa piccante: non fa differenza. Il punto è che se per caso il vostro post per puro caso e di striscio tocca un argomento a lui caro, parte in quarta a commentare ed attaccare. Al fanatico di scie chimiche basta un post che inizia con “oggi è una bella giornata e il cielo è blu” per scatenarsi.

Il terzo tipo di stupido è lo stupido livoroso. Per motivi suoi, che spesso non c’entrano nulla con il post o con voi. Semplicemente è frustrato perché la vita non gli ha dato quello che pensa di meritare: la fama, il successo, se è un altro blogger la gloria e una marea di lettori. Per cui usa i commenti per insultarvi, far sapere che vi ritiene una cretina (di solito, se siete una donna anche racchia, brutta e sessualmente frustrata).

Tutti questi tipi di stupidi hanno due particolarità: sono in grado di partorire decine di commenti per giorni, settimane o mesi, se si fissano per qualche motivo, ed è assolutamente inutile cercare di intavolare con loro una qualsiasi conversazione. Semplicemente non sono in grado di sostenerla. Li  si può lasciare sfogare senza censure, se si vuole far pratica di esercizio zen, oppure bloccarli a priori al primo commento idiota, senza pietà. Più cautele, ovviamente, se i commenti non sono indirizzati ad un blog personale, ma ad un account di un marchio o di una impresa. Lì bloccare il commentatore stupido può essere necessario per impedirgli di diffondere notizie potenzialmente dannose per il brand. Naturalmente nulla assicura che lo stupido non scriverà i commenti offensivi o deliranti pubblicandoli come post sul suo blog, ma in genere il post suo avrà di sicuro una diffusione minore e meno impattante che non un commento prima magari approvato e poi censurato sul sito di un marchio noto. Per questo il Social media manager di un brand deve avere nervi di ferro e un approccio zen a questo tipo di situazioni. E ricordarsi di Biante, ovviamente.

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