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Fatturazione elettronica entro l’estate e agenda digitale in 12-18 mesi. Sono i tempi annunciati dal Commissario di Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale, oggi a margine del Convegno “Educare alla rete. L’alfabeto della nuova cittadinanza nella società digitale”, organizzato dal Garante per la protezione dei dati personali in occasione della Giornata Europea 2014. “Siamo molto avanti con l’agenda digitale – spiega Caio – Il sollecito del Presidente Letta in Consiglio dei ministri è stato molto importante in vista dell’attuazione della fatturazione elettronica che semplificherà il rapporto con la pubblica amministrazione in termini di efficienza e trasparenza. La macchina tecnologica è pronta e il 6 giugno” la data a partire dalla quale la pubblica amministrazione accetterà solo fatture elettroniche, “è un traguardo importante a cui stiamo lavorando. Entro l’estate, dunque, avremo la fatturazione – prosegue Caio – per l’agenda digitale, invece, i tempi sono più lunghi: 12-18 mesi per il trasferimento dati“. Quanto all'”identità digitale“, prosegue il Commissario, “si lavora perchè i cittadini con un’unica password abbiano accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione. Sarà un grande strumento di facilitazione e in questi mesi il decreto finale arriverà al Ministero dell’economia“, ma “un primo pilota partirà entro l’anno“. Dunque “l‘architettura è pronta“. Diverse associazioni, conclude Caio, “stanno lavorando per l’alfabetizzazione digitale dell’amministrazione, ma non vanno sottovalutate le competenze dei tanti tecnici della pubblica amministrazione, pronti alla sfida”.

E domani 30 gennaio si terrà anche la conferenza stampa di presentazione del rapporto sulla rete “Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospettive e sfide”. Ad illustrare il documento i tre autori, ovvero il commissario di Governo per l’Agenda Digitale, Francesco Caio, Gérard Pogorel e Scott Marcus. L’analisi è stata consegnata ad Enrico Letta nelle scorse settimane.

Alla manifestazione organizzata dal Garante per la protezione dei dati personali ha partecipato anche il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Maria Chiara Carrozza per la quale un cambiamento nella Pubblica amministrazione è necessario per non perdere occasioni per essere competitivi. “L’agenda digitale – ha dichiarato – non deve essere vissuta come un’attività a a parte. Questo Paese ha bisogno di giuristi dell’innovazione, perché, se non si parte dal profondo, la partita è persa in partenza”.

SCRITTO DA redazione

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