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La Fondazione per la Sostenibilità Digitale a supporto del policy making: nasce “Digital Sustainability Talk”
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Approfondire gli impatti economici, sociali e ambientali delle tecnologie in modo da supportare l’attività di policy making e l’azione istituzionale degli attori coinvolti: questo è l’obiettivo del “Digital Sustainability Talk”, il nuovo progetto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale

Quella per la Sostenibilità Digitale è, anzitutto, una sfida per la consapevolezza. Comprendere le caratteristiche e le implicazioni di un tema tanto complesso e importante rappresenta, infatti, la base imprescindibile sulla quale costruire le competenze necessarie e le conseguenti azioni. E se ciò è vero per i cittadini e per la società nel suo complesso, lo è altrettanto per chi, su questi temi, è e sarà chiamato a legiferare. È proprio a partire da questa visione che la Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha recentemente lanciato un nuovo progetto, il Digital Sustainability Talk: l’iniziativa rivolta ai componenti dell’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione e ai vertici delle Istituzioni Pubbliche – sottosegretari, direttori generali e i loro staff – dedicata ad approfondire i temi connessi alla trasformazione digitale nei suoi impatti sistemici con ambiente, economia e società.

Obiettivo dell’iniziativa è quello, a partire dalla comprensione puntuale della loro dimensione tecnologica, di approfondire gli impatti economici, sociali e ambientali delle tecnologie esponenziali, in modo da supportare l’attività di policy making e l’azione istituzionale degli attori coinvolti. Tutto ciò attraverso una serie di incontri, organizzati bimestralmente, che prevedono in primo luogo un’introduzione all’argomento – a cura delle Università della Fondazione – che ne illustri caratteristiche, impatti, opportunità e problemi aperti, in secondo luogo il racconto di un’esperienza di rilievo a cura di un protagonista (una grande azienda, un’istituzione o una startup innovativa), fino ad arrivare al dibattito e al confronto tra i partecipanti.

I primi temi dei seminari saranno scelti dall’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione, a partire da una rosa che prevede i seguenti possibili approfondimenti.

Specifiche tecnologie o ecosistemi tecnologici

In questo campo i seminari affronteranno, singolarmente, le diverse nuove tecnologie – dall’Intelligenza artificiale alla blockchain, dall’IoT al Quantum Computing fino al Digital Twin – inquadrandone le caratteristiche, le implicazioni, le opportunità che dispiegano e i potenziali rischi da evitare.

Ad esempio, con lo sviluppo del Quantum Computing un vero cambiamento di paradigma è alle porte. I nuovi computer, infatti, sfruttando le leggi della fisica quantistica, raggiungeranno performance inimmaginabili, consentendo all’uomo di raggiungere traguardi prima impossibili in tutti i campi: dalla medicina alla ricerca scientifica, passando per le applicazioni industriali. Per questo motivo, in un incontro specifico, sarà importante comprendere cosa sia realmente il Quantum Computing, quali sono le sue prospettive, e in particolar modo quali sono le azioni necessarie da intraprendere a livello istituzionale per supportarne lo sviluppo.

E poi, ancora, si potrà approfondire cosa vuol dire affrontare gli impatti dell’Intelligenza artificiale, quali sono le opportunità e i rischi reali che si dovranno fronteggiare, fino ad arrivare a definire le principali sfide normative, economiche e sociali. Il tutto con l’obiettivo di indirizzare al meglio lo sviluppo sostenibile di uno degli strumenti più impattanti e promettenti del panorama tecnologico.

I grandi temi impattati dalla trasformazione digitale

Un’altra selezione di approfondimenti riguarda i grandi temi impattati dal cambiamento indotto dalla trasformazione digitale, rispetto ai quali si evidenzierà il ruolo delle tecnologie e le azioni di policy making necessarie per gestirne gli effetti. Una strada, questa, percorsa identificando coppie di valori che vengono spesso visti in contrasto, per orientare invece la riflessione in una chiave di sostenibilità finalizzata a comprendere quali possibili integrazioni si possono sviluppare, e come agire in termini di policy making.

Una delle possibili contrapposizioni prese in esame è, ad esempio, quella tra reale e virtuale, concentrata sulle dinamiche tra la realtà fisica, tangibile, e quella digitale, immateriale. Nel contesto digitale, il “reale” si riferisce a interazioni, processi e oggetti che esistono fisicamente e sono spesso offline. Il “virtuale”, invece, rappresenta l’ambiente digitale, online, che si estende oltre i confini fisici, influenzando le interazioni sociali, i modelli economici e gli spazi relazionali. Una dicotomia, questa, essenziale per comprendere in che modo il digitale trasforma la percezione e l’esperienza della realtà quotidiana.

L’analisi dei grandi fenomeni abilitati dal digitale

Importante, infine, sarà anche analizzare i grandi fenomeni abilitati dalla trasformazione digitale: dal concetto di “One Health” – che implica l’uso di tecnologie per monitorare e comprendere le interazioni complesse tra salute umana, salute animale e l’ecosistema – a quello di Industria 5.0, passando per la Cybersecurity.

In questa direzione, un tema interessante da approfondire è ad esempio quello di “Smart City and Community”, che si riferisce all’utilizzo di tecnologie digitali e di innovazione per rendere le città e le comunità più efficienti, sostenibili e vivibili. Un concetto, questo, che abbraccia l’integrazione di sistemi intelligenti in infrastrutture urbane, dalla gestione del traffico alla fornitura di servizi pubblici, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Le comunità intelligenti, inoltre, enfatizzano la collaborazione e l’innovazione tra i residenti, le imprese e il governo, creando ambienti urbani che sono non soltanto tecnologicamente avanzati, ma anche socialmente inclusivi ed economicamente vitali.

SCRITTO DA redazione

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