
Un viaggio di trasformazione e innovazione
Il viaggio di Tech Economy 2030 continua, evolvendosi ancora una volta. Sono trascorsi dodici anni dal 2012, anno in cui Tech Economy ha iniziato il suo percorso, guardando già allora agli impatti che le tecnologie digitali avrebbero avuto sulla società e sull’economia. Dal 26 ottobre 2019, data della sua trasformazione in Tech Economy 2030, abbiamo iniziato a esplorare con ancora maggiore determinazione la connessione tra trasformazione digitale e sostenibilità, ampliando la nostra visione e le nostre ambizioni. Oggi, annunciamo con orgoglio un nuovo capitolo: Tech Economy 2030 conclude la sua trasformazione, iniziata con la nascita della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, per essere ancora più funzionale alla mission della Fondazione stessa. In questa veste, con una nuova grafica ed un nuovo progetto editoriale, consolida il suo ruolo di house organ ufficiale della Fondazione, rafforzando ulteriormente il suo impegno al servizio della sostenibilità.
Oggi Tech Economy 2030 conclude la sua trasformazione, iniziata con la nascita della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, per essere ancora più funzionale alla mission della Fondazione stessa.
Un cammino fatto di innovazione e impegno
Quando, nel 2019, Tech Economy 2030 ha preso forma sulla base dell’esperienza maturata dalla nascita di Tech Economy nel 2012, abbiamo portato avanti una visione che fin dall’inizio mirava a esplorare come la tecnologia potesse incidere su società ed economia. Come ricordato in quell’occasione, “Tech Economy già guardava agli impatti di sostenibilità della tecnologia su società ed economia“, gettando le fondamenta per un futuro più consapevole e sostenibile. Nel 2021, con la nascita della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, questa visione ha trovato un ulteriore slancio, trasformandosi in una missione concreta: dimostrare che “Il digitale può essere un motore di sviluppo sostenibile“.
Abbiamo scelto di dare un taglio deciso verso i temi della sostenibilità digitale, contribuendo agli Obiettivi dell’Agenda 2030. Da allora, ci siamo impegnati a dimostrare come il digitale possa essere una forza propulsiva per uno sviluppo sostenibile e inclusivo, raccontando storie, dati e prospettive su un futuro dove tecnologia e sostenibilità si intrecciano profondamente. Questo spirito ci ha guidati anche nel 2021, quando è nata ufficialmente la Fondazione per la Sostenibilità Digitale: un traguardo fondamentale che ha trasformato l’idea iniziale in una struttura solida, pronta a fare del digitale un motore di cambiamento per l’ambiente, l’economia e la società.
In questi anni, Tech Economy 2030 è stata una voce autorevole su questi temi, arricchita e potenziata dal bacino di competenze della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. Proprio la possibilità di attingere a un network di esperti, studiosi e stakeholder di altissimo livello — e al contempo di rivolgersi direttamente a questo ecosistema di competenze — ha rappresentato il valore aggiunto più grande. Questo legame con la Fondazione ha permesso di ampliare i contenuti della testata, rendendola un punto di riferimento non solo per analisi e approfondimenti, ma anche per una narrazione che integra conoscenze accademiche, esperienze aziendali e prospettive istituzionali.
Quattro anni di sostenibilità digitale
La storia degli ultimi quattro anni è stata scritta attraverso le attività della Fondazione. Nel corso di questo periodo, abbiamo consolidato la nostra rete di partnership, avviato progetti di ricerca innovativi e lanciato iniziative che hanno dimostrato il potenziale della sostenibilità digitale. Abbiamo sviluppato strumenti di analisi come il Digital Sustainability Index (DiSI™) e le sue declinazioni, che ci permettono di misurare concretamente il livello di sostenibilità digitale di cittadini, imprese e territori.
Progetti come i gruppi verticali della Fondazione, come quello dedicato al ruolo della trasformazione digitale nel settore idrico, quello dedicato all’Intelligenza Artificiale e Sostenibilità che ha dato luogo ad un Manifesto valoriale, e il nostro osservatorio sulla sostenibilità digitale hanno dato vita a nuove modalità di affrontare sfide ambientali e sociali. Attraverso il gruppo Digital Water abbiamo esplorato soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse idriche, coinvolgendo piccoli e grandi gestori idrici italiani. Il cluster sull’Intelligenza Artificiale e Sostenibilità ha analizzato come l’AI possa diventare uno strumento per ridurre gli impatti ambientali e sociali massimizzando il ruolo dell’AI come leva di sviluppo, evidenziando al contempo le sfide etiche che ci attendono.
Allo stesso tempo, iniziative come il Digital Sustainability Award e il progetto Digital 4 Aid hanno dimostrato che è possibile coniugare innovazione tecnologica e benefici concreti per la collettività. Il premio ha spinto centinaia di giovani talenti a esplorare il tema della sostenibilità digitale, mentre Digital 4 Aid ha mostrato come la tecnologia possa essere usata per risolvere problemi sociali complessi, come nel caso del progetto My Smart Diary, dedicato al supporto nella cura dei disturbi alimentari.
Tech Economy 2030: un nuovo ruolo, la stessa missione
Come house organ della Fondazione, Tech Economy 2030 consolida il suo ruolo di piattaforma privilegiata per raccontare non solo le attività della Fondazione, ma anche quelle dei suoi soci e partner. Questo nuovo ruolo ci permette di approfondire ulteriormente temi come la mobilità sostenibile, la digitalizzazione inclusiva, la trasformazione urbana e la decarbonizzazione, raccontando storie di successo, sfide e innovazioni.
In particolare, vogliamo dare maggiore spazio ai protagonisti di questa trasformazione: dalle aziende che stanno investendo in tecnologie verdi ai ricercatori che stanno tracciando nuove strade per uno sviluppo sostenibile. Racconteremo come le città si stanno trasformando per diventare più intelligenti e vivibili, e come la digitalizzazione possa diventare uno strumento di inclusione sociale e di equità.
L’obiettivo è chiaro: offrire una lente attraverso cui giornalisti, esperti, decisori aziendali, politici e studiosi possano comprendere meglio le dinamiche di un mondo sempre più digitale e sostenibile. Oggi più che mai, vogliamo essere un punto di riferimento per chi desidera affrontare le grandi sfide del nostro tempo.
Guardando al futuro
Tech Economy 2030 continuerà a essere un faro per chi crede in un futuro dove digitale e sostenibilità convivono in armonia e siano leve di crescita armonica. Nelle prossime settimane, avvieremo diverse nuove rubriche per fare chiarezza su temi cruciali. Manterremo i canali dedicati ma li arricchiremo con nuove rubriche: Luca Longo ci racconterà storie di invenzioni, di successi e di fallimenti, di nuove visioni sulla sostenibilità digitale; Lara Lazzeroni esplorerà l’evoluzione del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale; Giuliano Castigliego ci guiderà a comprendere come il nostro inconscio vive questa trasformazione; Beppe Carrella ci parlerà dei paradossi di questo mondo e delle sue criticità. Ma questi sono solo alcuni esempi delle tante novità in arrivo nel 2025.
Per ora vi lasciamo ad una nuova veste grafica, realizzata da Fattoria Creativa con il contributo tecnico di EHT – entrambi da sempre partner della Fondazione. Come vedete una veste grafica minimalista, in bianco e nero fatta eccezione per gli SDG di Agenda 2030, ancora oggi – come nella vecchia veste grafica – al centro del nostro progetto editoriale. Una scelta voluta, nell’era della forma, per massimizzare l’attenzione sul contenuto.
Oggi come ieri, dal punto di vista editoriale rifuggiremo dalle semplificazioni sensazionalistiche pensate per inseguire i click per offrire un servizio autentico, rigoroso e significativo. Insieme, continueremo a costruire un domani migliore, dove il digitale non è solo un mezzo, ma un motore di sostenibilità.