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L’unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) ha presentato a Ginevra il suo rapporto annuale sulle Tendenze nelle riforme delle telecomunicazioni. Dai dati dell’edizione 2012 emerge come, negli ultimi cinque anni, nel mondo siano più che raddoppiati gli abbonamenti alla banda larga fissa, raggiungendo così nei primi mesi di quest’anno quota 591 milioni, anche se rimane ampio il divario tra i Paesi ricchi e poveri.

La penetrazione della banda larga fissa nei Paesi industrializzati è infatti del 26%, a fronte del 4,8% registrato nei paesi in via di sviluppo. Purtroppo gli elevati costi del servizio determinano un grande ostacolo per la maggior parte della popolazione, ed in alcune di queste nazioni il prezzo di un abbonamento alla banda larga può rappresentare l’equivalente di tre volte il reddito medio mensile pro capite.

Per quanto riguarda la banda larga mobile, solo l’8,5% dei residenti dei paesi in via di sviluppo nel 2011 aveva accesso a tali servizi, e quasi la metà dei telefoni cellulari a banda larga sono stati utilizzati in pochi paesi ad alto reddito, mentre i paesi a basso reddito rappresentano solo il 5% del totale mondiale.

Ma il trend più interessante che emerge dalla ricerca dell’ITU riguarda il mondo dei social network: è stato tagliato il traguardo del miliardo di utenti attivi, la maggior parte dei quali si collega tramite dispositivi portatili, dato che dimostra l’eccezionale sviluppo di questo fenomeno nel giro di pochi anni e l’enorme bacino di pubblico che ad oggi interessa.

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