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Meg Whitman, CEO di Hewlett-Packard, ha deciso di strizzare un occhio all’Oriente, scegliendo la Cina come palcoscenico per l’HP’s Global Influencer Summit 2012, conferenza di due giorni tenutasi presso l’Expo Centre di Shanghai.

La scelta di spostare la convention in Cina, Paese che si sta rivelando uno scacchiere sempre più strategico per le società informatiche americane, in grado di garantire il più vasto pubblico al mondo per i loro prodotti, non è stata casuale, e proprio da quesa nazione la Whitman intende costruire la rinascita della compagnia americana.

La Cina è diventata il primo mercato al mondo dei PC già nel 2011, strappando lo storico primato agli Stati Uniti, e promette tassi di crescita ben al di sopra di quelli attesi per le più ricche nazioni occidentali: la nazione asiatica è pronta a raggiungere due volte la dimensione del mercato statunitense entro il 2016, secondo Sean Maloney, capo della divisione cinese di Intel, intervenuto alla manifestazione di Shanghai come rappresentante dello storico partner di HP.

Per questo, oltre ad aver già investito notevoli risorse in questa realtà (l’azienda possiede un impianto di produzione di 215.000 metri quadrati a Chongqing, otto uffici regionali di vendita, e numerose altre strutture e filiali nel Paese), la Whitman ha dichiarato che HP continuerà a puntare sulla Cina per il suo futuro, ed aumenterà il suo impegno nel Paese durante i prossimi mesi. HP si è formalmente “impegnata ad essere il miglior partner per il governo cinese, per le imprese  locali ed i consumatori”.

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