ImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImage

La Commissione Vigilanza del Parlamento è riuscita, alla fine, ad eleggere i 7 membri del Consiglio d’amministrazione della RAI di sua competenza.

Dopo l’ennesimo fallimento e il mancato raggiungimento del numero legale ieri, e la possibilità ventilata da più parti di un commissariamento della televisione pubblica, questa mattina in pochi minuti sono stati votati i consiglieri. La RAI era paralizzata da fine Marzo e ieri, l’annunciata assenza dei membri della commissione del Pdl, aveva portato a dure dichiarazioni da parte di diversi esponenti politici.

Il PD, per bocca del segretario Pier Luigi Bersani, aveva avvertito: “Se c’è un impasse o la destra fa trucchi c’è una sola strada: il commissariamento”. Sulla stessa linea si erano schierati il Terzo Polo e la Federazione della stampa; mentre il presidente della commissione, Sergio Zavoli, aveva definito “intollerabile” lo stallo. I giornalisti dell’Usigrai avevano confermato lo sciopero, e i dirigenti dell’azienda pubblica, avevano fatto appello al presidente del consiglio Monti. Il premier aveva così minacciato, a sua volta: “Il progetto per il commissariamento della Rai è sempre qui, nel mio cassetto”.

L’impasse si è risolta un po’ a sorpresa questa mattina. I consiglieri prescelti sono: Antonio Pilati, Antonio Verro, Maria Luisa Todini, Guglielmo Rositani su indicazione di Pdl e Lega (5 Voti); Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi nominati con il sostegno del Pd (5 Voti); e Rodolfo De Laurentiis su indicazione del Terzo Polo (5 Voti).

Non è riuscita ad entrare nel consiglio d’amministrazione Flavia Piccoli Nardelli, nonostante i 4 voti ottenuti grazie al sostegno di Idv, di Flavia Perina di Fli e di Giovanna Melandri del Pd.

Il presidente della Rai dovrebbe essere, su indicazione del Governo, Anna Maria Tarantola; che dovrà però prima ottenere una maggioranza pari ai due terzi dei voti della Commissione Vigilanza. La votazione dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

©2025 Fondazione per la sostenibilità digitale

Tech Economy 2030 è una testata giornalistica registrata. Registrazione al tribunale di Roma nr. 147 del 20 Luglio 2021

Powered by DTILab  - Designed by Fattoria Creativa - Developed by EHT