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L’oscuramento di una parte della programmazione della Rai su Sky è illegittimo, secondo il Tar del Lazio. Il tribunale amministrativo, con una sentenza depositata ieri, accoglie il ricorso di Sky contro la delibera dell’Agcom in materia.

Gli oscuramenti, per il Tar, violano gli obblighi di servizio pubblico previsti nel contratto di servizio della Rai (2007/2009 in vigore fino al 28 Giugno 2011). La terza sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giuseppe Daniele, ha così annullato la delibera Agcom (n. 732/09/CONS) in quanto non aveva accertato le gravi violazioni degli obblighi di servizio pubblico derivanti dalla decisione della Rai di oscurare una parte della propria programmazione agli abbonati della piattaforma Sky. “La scelta Rai di non rendere più disponibile la propria programmazione attraverso la piattaforma satellitare Sky – spiegano i giudici nella sentenza – ha costretto tutti i cittadini abbonati Sky, o comunque in possesso di un decoder Sky, per la ricezione in via satellitare della programmazione del servizio pubblico, all’acquisto di un nuovo diverso decoder quale quello Tivusat”.

Il tribunale ha precisato, inoltre, che il nuovo contratto di servizio pubblico (2010/2012) non cambia la situazione e la Rai è tenuta a rispettare il principio di neutralità tecnologica. L’offerta della propria programmazione alle piattaforme distributive deve avvenire in modo non discriminatorio (a patto che la piattaforma garantisca l’accesso gratuito alla programmazione in questione) e salvaguardando la parità di condizioni concorrenziali nel mercato televisivo.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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