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A seguito delle dimissioni di tre manager, Facebook oggi ha rapidamente provveduto a colmare uno dei vuoti lasciati dagli ormai ex dipendenti, con la nomina di Justin Osofsky che ha preso il posto di Ethan Beard assumendo il ruolo di “Director of platform partnership and operations”.

L’approccio personale al lavoro di Osofsky ha inciso non poco sulla sua scelta perchè le sue doti di mediatore e leader allo stesso tempo, sono qualità utili per chi si troverà a gestire rapporti spesso difficili tra il “capriccioso” sistema Facebook (cambio codici, Api, etc…) e gli sviluppatori che con tale mutevolezza devono fare i conti.

Il recente via vai di importanti vertici da Facebook, che in molti malignano essere stato causato anche dal disatroso debutto in borsa di qualche mese fa, apparentemente non pare “sconvolgere” più di tanto Palo Alto. Sono in molti oltreoceano a pensare che nella nomina odierna si possa leggere un messaggio strategico: se qualche talento viene drenato via per effetto dell’IPO, a Facebook preferiscono rimpiazzarlo con qualcuno che si sia già immerso e sia già cresciuto all’interno della propria filosofia “aperta” e “connessa”.

Lo dimostrano l’ingresso di Sheryl Sandberg nel Consiglio di Amministrazione, così come le posizioni di rilievo assunte dagli ingegneri di Facebook Mike Vernal e Cory Ondrejka, che gestiscono ora l’attività dell’ex CTO Bret Taylor.

Mario Melillo
SCRITTO DA Mario Melillo

Consulente per il marketing e la comunicazione d’impresa, scrive per TechEconomy2030 e collabora con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale....

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