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La autorità iraniane pochi giorni fa hanno introdotto la carta di identità biometrica. Il nuovo documento sarà necessario per accedere alla rete Internet.

La novità, presentata come un passo in avanti nell’innovazione tecnologica durante una cerimonia tenutasi nella città di Qom, importante centro religioso per il clero sciita, oltra a fungere da documento di identità, servirà come chiave di accesso ad Intenet. Una decisione questa che secondo molti mira chiaramente a render la vita dei dissidenti politici ancora più complicata.

Il documento conterrà, infatti, le impronte digitali e numerose informazioni sul cittadino, ponendo un ulteriore forte ostacolo all’utilizzo libero della rete, già fortemente limitato tramite controlli e blocchi, nonchè il perdurante progetto di creare una rete separata conforme ai precetti religiosi islamici (o meglio alle interpretazioni ufficiali di questi precetti del clero al potere).

Entro cinque anni, in ogni caso, ogni cittadino iraniano con più di 15 anni dovrà possedere il documento biometrico, rendendo, sostanzialmente, firmato qualsiasi contenuto inserito in rete. Naturalmente, con molta probabilità, i dissidenti riusciranno a trovare modi per aggirare il problema, ma senza dubbio si tratta di un ulteriore brutto colpo per libertà di espressione nel paese.

 

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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