I dubbi che riguardavano le cosiddette “Big5” e il processo di creazione degli standard sui servizi futuri per la telefonia mobile sono stati, almeno per ora, chiariti. È per questo che l’UE ha deciso di chiudere l’indagine preliminare su Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica e Vodafone.
La Commissione aveva aperto il fascicolo sulle società di telecomunicazioni a marzo 2012 ponendo al centro del caso una serie di incontri, cominciati nel 2010, tra i vertici del gruppo denominato “E5”, sospettati di elaborare i nuovi standard tecnici per i futuri servizi di pagamento e pubblicità via smartphone.
In questa fase delle indagini la Commissione ha voluto accertarsi sulle modalità con cui vengono sviluppati gli standard per i servizi di comunicazione di prossima generazione: l’obiettivo è assicurarsi che processi di standardizzazione non vengano usati strategicamente per limitarne l’accesso e la concorrenza.
“La Commissione vuole assicurarsi che il processo di standardizzazione condotto dai maggiori operatori non sia usato per chiudere alle altre compagnie. Accogliamo con favore la decisione dell’E5 di trasferire il processo di creazione degli standard al Gsma e altre associazioni industriali che consenteno una maggiore partecipazione dei soggetti interessati”, ha fatto sapere Bruxelles. Si tratta di uno “sviluppo positivo che riduce il rischio per la concorrenza di venire meno. La Commissione resta comunque vigile sul processo”concludono dalla Commissione.