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Un gruppo di scrittori cinesi ha citato Apple accusandola di pirateria. La compagnia aggiunge una nuova contesa legale alla già annosa disputa sulla proprietà del marchio iPad nel paese asiatico.

12 autorevoli autori cinesi ritengono che il loro lavoro sia stato venduto nell’App Store senza che la società americana ne avesse diritto: 59 sarebbero i titoli venduti in violazione del copyright e gli scrittori interessati avrebbero richiesto, attraverso tre separate denunce, 50 milioni di yuan (poco meno di 8 milioni di dollari) di risarcimento.

Apple ha sottolineato, commentando l’azione legale, di prendere seriamente la proprietà intellettuale e che darà pronta risposta al reclamo. La società sostiene di aver rimosso alcuni dei titoli in questione non appena è stata presentata la denuncia, ma alcuni sviluppatori li avrebbero reinseriti online.

I termini di servizio della piattaforma obbligano, infatti, gli sviluppatori ad assicurarsi di possedere tutti i diritti per i contenuti inseriti, scaricando la responsabilità interamente su questi,  circostanza che potrebbe complicare la richiesta degli autori.

Wang Guohua, avvocato che rappresenta gli scrittori, sostiene che la mancata punizione degli sviluppatori costituirebbe un incoraggiamento alla violazione del copyright. “È incoraggiamento alla contraffazione, perché non hanno punito gli sviluppatori. Gli sviluppatori potevano essere espulsi. Ma non è successo.”

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

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