ImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImage

Google potrebbe essere costretto a disattivare le funzioni di auto-completamento in Giappone.

Le autorità giapponesi hanno accolto la denuncia di un cittadino di Tokyo  che sostiene che la funzione di auto-completamento del popolare motore di ricerca avrebbe violato la sua privacy: i suggerimenti di Google in sede di inserimento del nome  dell’uomo, avrebbero suggerito associazioni a termini ritenuti offensivi.

E proprio l’associazione del nome con termini diffamanti avrebbe causato all’uomo la perdita del posto di lavoro e molte difficolta nella ricerca di un nuovo impiego.

L’uomo aveva già contattato Google circa un anno fa chiedendo la rimozione dell’associazione tra il suo nome e i contenuti sgraditi, ma l’azienda si era rifiutata sostenendo che i suggerimenti vengono generati automaticamente e quindi non violavano la privacy.

Hiroyuki Tomita, avvocato dell’uomo, ha dichiarato che la società americana non sarebbe intenzionata a sospendere la funzione di auto-completamento neanche dopo la sentenza, poichè non sottoposta alla legge Giapponese.

Gerardo Di Meo
SCRITTO DA Gerardo Di Meo

©2025 Fondazione per la sostenibilità digitale

Tech Economy 2030 è una testata giornalistica registrata. Registrazione al tribunale di Roma nr. 147 del 20 Luglio 2021

Powered by DTILab  - Designed by Fattoria Creativa - Developed by EHT