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Youtube: bloccato il video che ha scatenato violente reazioni nei paesi islamici

Youtube ha deciso di bloccare temporaneamente l’acceso al controverso video, “Innocence of Muslims”, in Egitto e Libia, dopo le violente proteste che hanno portato alla morte di 4 statunitensi (tra cui l’ambasciatore USA in Libia). Il video è tratto da un film a basso budget USA, “Desert Warrior”, e sostiene opinioni ritenute fortemente offensive da … Leggi tutto

La Russia approva una blacklist per i siti web sgraditi

Quando si parla di censura online il pensiero va inevitabilmente alla Cina e al suo sistema di controllo, che ormai da anni blocca l’accesso degli utenti ai contenuti ritenuti non graditi dal governo di Pechino, limitando la libertà di espressione del popolo del Web. Ma le minacce alla libera consultazione di Internet sono presenti anche … Leggi tutto

Corporate responsibility: le multinazionali del web e i rapporti con i regimi autoritari

L’immagine di una multinazionale è uno dei suoi asset più importanti, e sempre più spesso deve confrontarsi con la crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso tematiche come diritti umani e diritti dei lavoratori nei mercati emergenti. L’atteggiamento che una multinazionale occidentale assume in mercati distanti da casa, spesso finisce per determinare il successo o il fallimento … Leggi tutto

Google, la censura dei governi e la trasparenza

Google ha rilasciato nuovi dati all’interno della sua iniziativa per la trasparenza (Transparency Report). Questa volta il report riguarda le richieste di rimozione di contenuti provenienti dai governi.  La società ha ricevuto più di 1000 richieste, durante gli ultimi sei mesi dello scorso anno, e più delle metà delle volte ha rimosso i contenuti contestati. … Leggi tutto

La censura in Cina se la prende con le emoticon

La tragica conclusione delle proteste studentesche di piazza Tienanmen rappresentano uno degli eventi storici più controversi in Cina, dove il Governo non riconosce ufficialmente l’accaduto. Oggi ricade il 23esimo anniversario delle proteste popolari. Gli utenti della piattaforma di microblogging cinese Sina Weibo avevano iniziato, da giorni, a commemorare l’evento utilizzando l’emoticon a forma di candela … Leggi tutto

Cina: nuova funzione di Google per avvisare del pericolo censura

Google introduce una nuova funzione al proprio motore di ricerca in Cina per avvisare gli utenti quando i termini di ricerca utilizzati potrebbero incorrere nelle maglie della censura delle autorità della Repubblica Popolare. L’innovazione mira evidentemente a contrastare la censura, ma rischia di creare numerosi problemi al gigante della ricerca nel paese. Google, in realtà, … Leggi tutto

La censura online in Cina colpisce anche lo star sistem

L’attivissima macchina della censura sul Web in Cina, paradossalmente, riesce ad essere estremamente democratica, in quanto non fa sconti o differenze tra la gente comune e le personalità di spicco dello star sistem locale. La mano dell’autorità di controllo cinese ha infatti colpito l’attrice  Ziyi Zhang, nota anche al pubblico occidentale per le sue partecipazioni … Leggi tutto

Google: report sulle richieste di rimozioni di contenuti

Google ha espanso, ieri, il proprio programma dedicato alla trasparenza, “transparency reports”, rilasciando un report dettagliato inerente le richieste di rimozione di contenuti dai risultati di ricerca da parte di detentori di copyright (riguarda solo la ricerca e non le richieste relative ad altri prodotti dell’azienda, come YouTube). Il report Copyright Removal Requests, copre circa il … Leggi tutto

New York: stop ai commenti anonimi sul web

Una proposta di legge, presentata nello stato di New York, mira ad abolire i commenti anonimi sul web. La proposta è stata presentata dal senatore repubblicano Thomas O’Mara e dal deputato repubblicano Jim Conte ad entrambe le camere dello stato USA. Il disegno di legge obbligherebbe tutti i siti web con sede nello stato a … Leggi tutto

Twitter bloccato in Pakistan per 12 ore

Twitter è stato bloccato in Pakistan per 12 ore a causa di contenuti ritenuti blasfemi. Le autorità del paese non hanno specificato nei dettagli quali contenuti siano stati ritenuti blasfemi, gli specifici account coinvolti, né perché il blocco è stato rimosso così velocemente. L’associazione degli Internet Service Provider pakistani ha confermato che gli era stato … Leggi tutto

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