L’ultimo articolo scritto due settimane fa per questa rubrica, aveva un taglio decisamente diverso dal solito; avevo affrontato uno degli aspetti del rapporto che i consumatori hanno nei confronti dei brand dando poi uno sguardo veloce al livello di Social Brand engagement per capire quali fossero le differenze tra Italia e Gran Bretagna. E’ proprio sul famigerato Social Brand Engagement che voglio soffermarmi questa volta. Non è di certo un argomento che si può esaurire in pochi articoli, ed è per questo che mi limito a fornire alcuni dati con qualche spunto per lasciare poi al lettore sviluppare una sua riflessione completa, ma prendendo spunto da un post di Brett Petersen sul blog di GlobalWebIndex, ho pensato fosse interessante estendere l’argomento anche all’Italia.
La domanda è: sono quindi più ricettivi gli Inglesi o gli italiani su i Social? Beh, sempre partendo dal presupposto che in percentuale relativa gli italiani sono i più attivi sui Social Media in Europa, il dato qui sotto riesce comunque a sorprenderci:
Figure 1 Which of the following brand related actions have you done in the past month? (Wave 5 – 6) Percentage based on total sample
In tutto il mondo il primo punto di approdo per i consumatori rimane il sito web “tradizionale”, e il trend viene rispettato sia in GB che in Italia. Per quanto riguarda le attività social, il “mi piace” su Facebook è sicuramente il primo driver di engagement con quasi 11 milioni di utenti che hanno messo un “Like” sul profilo di un Brand nel Regno Unito contro i 7 milioni in Italia. Numeri che assumono un sapore diverso se messi in percentuale rispetto al numero di utenti attivi sul più popolare dei Social Network; ben il 68% degli utenti attivi per l’Italia, contro il 56% della Gran Bretagna. Gli inglesi si dimostrano quindi indietro rispetto agli italiani per quanto riguarda l’interazione coi brand online e lo vediamo per quasi tutte le attività; dal corporate blog al profilo sul Social Network, dalla partecipazione alle community al Retweet su Twitter.
In una sola delle azioni elencate, gli inglesi sembravano essere avanti e cioè nel live CRM che, in effetti, richiede infrastrutture più sviluppate. Gli italiani sono tra primi per quanto riguardo il Social Brand engagement anche a livello mondiale, anche se si tratta di un trend evidenziato soprattutto nei mercati Emergenti. Ma tornando all’UK, ovviamente i numeri sono ancora abbastanza grandi da poter giustificare la presenza dei brand su queste piattaforme ed anzi, secondo un indagine commissionata dalla Royal Bank of Scotland, l’87% delle compagnie medio grandi in UK manterrà o aumenterà il proprio budget di spesa per i Social per il 2012. Una scelta motivata soprattutto dalla grande propensione degli Inglesi alla spesa online, che da sola vale l’8.6% del PIL, ma anche dal fatto che il 39% delle aziende hanno visto un positivo miglioramento dall’utilizzo dei canali Social sia in termini di immagine che di vendite. In generale, comunque, la spesa per il digitale qui in GB è quasi 5 volte quella italiana per tutta una serie di fattori, primi tra i quali c’è la più alta penetrazione di Internet, il più elevato utilizzo del mobile per accedere ad Internet e, non ultimo, il fattore linguistico che permette la diffusione dei contenuti in praticamente qualsiasi area del mondo.
Il quadro complessivo emerso da questi due articoli è, quindi, che i consumatori inglesi sono generalmente meno disposti a interagire con un Brand online, cosi come in USA, segno che forse questa possa essere la tendenza verso la quale propendono i mercati cosiddetti “maturi”. Ragionando per ipotesi, un’altra spiegazione potrebbe risiedere nel fato che, visto che la Gran Bretagna è il primo mercato digitale d’Europa, si sia già creato quel rapporto di fiducia tra consumatore e Brand che, evidentemente, ancora manca in Italia e che i consumatori stanno cercando attraverso i Social Media.