ImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImageImage
Autore
Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante dell’economia italiana: 8 occupati su 10 lavorano in aziende con meno di 50 dipendenti, producendo quasi i 3/4 del fatturato del tessuto produttivo Italiano. Il successo di queste realtà nasce da un misto di imprenditorialità, qualità e focalizzazione ed ha portato ad avere in Italia una serie di eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
Da uno studio, commissionato da Google Italia e condotto da Doxa Digital, per comprendere l’opportunità che il digitale offre alle PMI, risulta che benché il digitale agisca come un acceleratore per le PMI, soltanto tre, piccole o medie imprese (Pmi) italiane, su dieci usano il commercio elettronico come canale aggiuntivo di vendita o acquisto. La ricerca è stata presentata in occasione del convegno “Digital per Italia” di Capri organizzato da Between.
Analizzando il rapporto si legge che “nel 2012, il valore dell’e-commerce a livello mondiale ha superato la soglia dei mille miliardi di dollari, con una crescita media del 21,1% rispetto al 2011. Nel 2013 si prevede che le vendite cresceranno ulteriormente del 18,3%, raggiungendo la cifra di 1,298 trilioni di dollari. In Europa il mercato e-commerce ha raggiunto nel 2012 un valore complessivo di oltre 305 miliardi di euro, con una crescita del 22% sul 2011”. Soffermandosi sull’Italia si legge che il paese “fa registrare dati sensibilmente inferiori eppure in decisa crescita: solo nel 2012 i Web shopper italiani sono cresciuti del 30%, sfiorando la quota di 12 milioni di unità, circa il 40% degli utenti Internet del nostro Paese. Nel mondo delle imprese però il ritardo è ancora più evidente: solo tre PMI su dieci si avvalgono del commercio elettronico come canale addizionale di vendita o di acquisto, e se ci focalizziamo sulle piccole questo dato scende ulteriormente”.
Analizzando il rapporto tra internet ed export delle aziende, il rapporto mette in evidenza che esiste una relazione diretta e positiva tra digitalizzazione, internazionalizzazione ed esportazione, sia per le imprese di piccole sia di medie dimensioni. Si legge ancora che “le imprese italiane che hanno commercializzato i propri prodotti online oltre confine sono riuscite a compensare meglio la crisi o addirittura hanno ottenuto un incremento nel proprio fatturato”.
Il 24% del fatturato legato all’export viene realizzato attraverso il canale digitale. Le digitalizzate che hanno relazioni con l’estero crescono più del 50% rispetto a quelle non digitalizzate. Infine, la percentuale di fatturato realizzata attraverso l’esportazione diretta su piattaforma di e-commerce è pari al 39%, segnale del potenziale insito nel web come canale incrementale per l’export.

 

SCRITTO DA redazione

©2025 Fondazione per la sostenibilità digitale

Tech Economy 2030 è una testata giornalistica registrata. Registrazione al tribunale di Roma nr. 147 del 20 Luglio 2021

Powered by DTILab  - Designed by Fattoria Creativa - Developed by EHT