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Automotive: l’80% dei clienti inizia la ricerca dell’auto sul web

Autore
redazione

Il digitale come chiave per riguadagnare fiducia dei clienti ed aumentare la competitività in un comparto che sta subendo anch’esso profondi cambiamenti: l’automotive. A ridefinire il mercato è stata una serie di eventi concorrenti: si è ridotto il numero di visite dei clienti presso i dealer (solo 1 visita rispetto alle 5 del passato), l’80% dei clienti che comprano auto nuove inizia la propria ricerca online e più dell’80% dei clienti fa test drive durante il processo di acquisto dell’auto ma, dato ancora più rilevante, il 65% degli automobilisti è ormai aperto all’acquisto di diversi marchi e la brand loyalty è scesa del 15% solo negli ultimi quattro anni.

Sono questi alcuni dei dati proposti da una ricerca condotta da McKinsey & Company dal titolo “Innovating Automotive Retail” e presentati nel corso della sesta edizione di Internet Motors oggi a Milano. “Le risposte più efficaci alle nuove richieste del mercato, dei consumatori e dei clienti possono arrivare solo con una profonda digitalizzazione dei processi di informazione e vendita, afferma Marco Marlia Ceo e co-fondatore di DriveK, la società che promuove da anni Internet Motors “È quello che è emerso nel corso dell’appuntamento milanese: se un tempo il concessionario era una figura di riferimento in cui si riponeva il massimo della fiducia, oggi le cose sono profondamente cambiate. Il 65% degli automobilisti è ormai aperto all’acquisto di diversi marchi e la brand loyalty è scesa del 15% solo negli ultimi quattro anni. Questo significa che l’approccio al cliente deve cambiare, e può cambiare solo attraverso un uso massiccio delle tecnologie digitali”.

Sempre dalla ricerca McKinsey presentata a Internet Motors emerge che i clienti non sono spesso pienamente soddisfatti del generale livello di conoscenza del dealer relativa alle auto così come alle caratteristiche aggiuntive e ai servizi. I motivi sono soprattutto legati all’incremento delle componenti elettroniche e alla connettività nelle auto, che richiedono una conoscenza più tecnica del personale di vendita, e alla crescente complessità del portafoglio prodotti.

“Nel settore dell’Automotive – sottolinea Gianluca Camplone, senior partner di McKinsey & Company – è in corso un profondo cambiamento della distribuzione, con tre trend principali che creano pressione sull’attuale modello operativo dei dealer: il mutato comportamento dei consumatori, i nuovi prodotti e le nuove tecnologie a bordo auto, la ristrutturazione delle reti di concessionarie. I trend emergenti e la continua evoluzione del ruolo del dealer, che resta fondamentale nel processo di acquisto, richiedono una trasformazione retail che permetta di estrarre il massimo valore dal modello di business esistente e di introdurre elementi di innovazione nella rete facendo leva sul digitale”.

Questo implica che l’intera organizzazione del dealer deve essere rivista per fare spazio a una ‘cultura’ e a uno specifico reparto interno dedicato al digitale.

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SCRITTO DA redazione

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